Ottobre 2009, con l’arrivo dell’autunno arrivano sul mercato due interessanti uscite discografiche ad opera di un paio di artisti molto diversi ma di indiscutibile riferimento per lo strumento pianoforte: Keith Jarrett e Ryiuchi Sakamoto. Il pianista americano esce con ben 3 cd in una volta, con un’opera intitolata “Paris/London: testament”, un titolo piuttosto enigmatico che non si capisce se voglia lasciar presagire che si tratti dell’ultimo tassello che Jarrett intende incastonare nella sua ben nutrita discografia dedicata ai concerti di musica improvvisata al pianoforte. Una uscita speciale che celebra anche i 40 anni della storica etichetta ECM, e che nel comunicato di presentazione tende bene a sottolineare quanto questo nuovo Jarrett si ponga come uno dei migliori lavori per solo piano, al pari dei concerti di Vienna, dei Sun Bears e ovviamente di quello di Colonia. Difficile a dirsi, difficile capire quanto Jarrett possa aggiungere a quanto già detto, soprattutto da lui stesso. Forse la forma più controllata dei brani, una misura più contenuta della musica, come già iniziato nel precedente “Radiance” può giovare alla fruibilità dell’opera. Per il momento possiamo ascoltare qualche minuto di ciascuna traccia sul sito della Universal, cliccando QUI.
Ryuichi Sakamoto fa uscire in Europa, in concomitanza con il suo tour per solo piano nei teatri, un nuovo disco intitolato “Playing the piano”, di cui si può avere notizia sul suo sito ufficiale, a questa pagina. In realtà si tratta di una compilation di brani tratti da precedenti lavori, tra cui dei veri e proprio classici del suo repertorio, con l’aggiunta di due inediti. E’ sempre più difficile trovare i lavori di Sakamoto nei nostri negozi, per il momento non c’è una preview di questo nuovo lavoro ma sicuramente ne riparleremo più avanti, dopo avere avuto modo di valutare l’eco dei suoi concerti italiani.