Fino a ieri le ricerche che contemplavano spartiti da me realizzati spesso portavano al sito di Scribd tra i primissimi risultati, ma nel corso dell’ultima settimana, evidentemente anche come conseguenza di uno scambio di opinioni con loro via email, e siccome sono stato incluso nella lista dei “repeat infringers”, il mio account è stato chiuso, per cui il mio materiale non sarà più disponibile su quel sito, neppure le mie composizioni. Come potrete notare molti pdf continuano ad essere disponibili su Issuu, Kupdf, Edoc e altri siti simili, ma in molti casi non si tratta di documenti caricati direttamente da me. L’unico di questi con un mio account personale, sperando che non finisca nelle attenzioni del DMCA, è Issuu
Certamente mi rendo conto che la politica del diritto d’autore, soprattutto in America, è piuttosto ferrea, per cui se io realizzo uno spartito, evidentemente migliore di quelli in commercio, ma la cosa non sta bene al gigante “Hal & Leonard” che ne detiene i diritti di pubblicazione, e se questo protesta, Scribd deve inchinarsi ed obbedire, e addirittura eliminare il mio account, anche sulla base del “Digital Millenium Copyright Act” del 1998. Così sono andate effettivamente le cose, io non ho mai guadagnato nulla da quel sito se non ovviamente visibilità e pubblicità del mio lavoro, però gli ho fatto notare che è molto diverso diffondere gratuitamente un contenuto frutto di ore di lavoro dal caricare pdf rubati ad altri, palesemente copia di pubblicazioni cartacee, largamente disponibili sulla loro piattaforma. Questa osservazione non gli andata molto giù, evidentemente. Cosa è più grave tra le due cose? Francamente non ho mai accettato di pagare un account Scribd e tantomeno lo farò adesso, considerando questa discutibile condotta di controllo del diritto d’autore basata solo su algoritmi e reclami e scarso controllo sulla condotta della maggior parte degli account “free”, che a mio avviso, essendo usati soltanto come scusa per avere accesso a dei download illegali, non dovrebbero più esistere. Ad ogni modo gli spartiti “incriminati” continueranno ad essere facilmente reperibili, qui e nelle altre piattaforme.
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